Preghiera Mese Dicembre
Introduzione
Il Tempo di Avvento ci apre un cammino di gioiosa speranza, incontro a «Colui che era, che è e che viene». Della sua attesa è segnata la storia umana. Verso di lui sono orientate le promesse fatte ad Abramo e ai patriarchi, gli annunci dei profeti, le speranze dei poveri e degli umili di Israele. Tra questi primeggia Maria, eccelsa Figlia di Sion, che attese con fede viva e accolse con ineffabile amore il Cristo, che per noi e per la nostra salvezza discese dai cieli nel suo seno, «lei, che nella “notte” dell’attesa dell’ Avvento cominciò a splendere come una vera “stella del mattino”
Anche ora la Vergine Madre precede la Chiesa nel suo cammino incontro al Signore che torna, splendendo innanzi «al peregrinante popolo di Dio quale segno di sicura speranza e di consolazione, fino a quando non verrà il giorno del Signore» (LG 68). Fissando dunque lo sguardo su di lei, entriamo con gioia nel tempo di Avvento.
Dalla Esortazione apostolica «Gaudete in Domino» di San Paolo VI papa
La gioia cristiana è, per essenza, la partecipazione spirituale alla gioia insondabile, divina e umana insieme, che è nel cuore di Gesù Cristo glorificato. Questa è la gioiosa speranza, attinta alle sorgenti stesse della parola di Dio. E questa sorgente di gioia non ha mai cessato di zampillare nella Chiesa, e specialmente nel cuore dei santi.
Al primo posto ecco la Vergine Maria, piena di grazia, la Madre del Salvatore. Disponibile all’annuncio venuto dall’alto, essa, la serva del Signore, la sposa dello Spirito Santo, la madre dell’eterno Figlio, fa esplodere la sua gioia dinanzi alla cugina Elisabetta, che ne esalta la fede: «L’anima mia magnifica il Signore, e il mio spirito esulta in Dio, mio Salvatore… D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata» (Lc 1, 46-48)
Maria, meglio di ogni altra creatura, ha compreso che Dio compie azioni meravigliose: santo è il suo nome, egli mostra la sua misericordia, egli innalza gli umili, egli è fedele alle sue promesse. Non che l’apparente corso della vita di Maria esca dalla trama ordinaria: ma essa riflette sui più piccoli segni di Dio, meditandoli nel suo cuore.
Non che le sofferenze le siano state risparmiate: essa sta in m piedi accanto alla croce, associata in modo eminente al sacrificio del Servo innocente, lei ch’è madre dei dolori. Ma essa è anche aperta senza alcun limite alla gioia della resurrezione; ed essa è anche elevata, corpo e anima, alla gloria cielo. Prima creatura redenta, immacolata fin dalla concezione, dimora incomparabile dello Spirito, abitacolo purissimo del Redentore degli uomini, essa è al tempo stesso la figlia prediletta di Dio e, nel Cristo, la madre universale. Essa è il tipo perfetto della Chiesa terrena e glorificata.
Quale mirabile risonanza acquistano, nella sua esistenza singolare di Vergine di Israele, le parole profetiche rivolte alla Gerusalemme: «lo gioisco pienamente nel Signore, la mia anima esulta nel mio Dio» (Is 61,10).
Vicina al Cristo, essa ricapitola in sé tutte le gioie, essa vive la gioia perfetta promessa alla Chiesa: «Madre ricolma di santa letizia»; e giustamente i suoi figli qui in terra, volgendosi verso colei che è madre della speranza e madre della grazia, la invocano come la causa della loro gioia
Preghiamo
O Maria, Tu conosci la trepidazione e la bellezza dell’attesa. Tu hai atteso la nascita del Figlio di Dio che ha scelto te come culla del Mistero. Tu hai sentito il battito del Suo Cuore umano e divino e hai atteso la gioia di vedere il Suo Volto.
Tu hai atteso l’ora decisiva di Gesù e l’hai visto allontanarsi da casa per dare una Casa a tutta l’umanità. Tu hai atteso ogni giorno: e puntualmente è giunto il giorno della Croce. Tu hai continuato ad attendere nel lungo e drammatico Sabato Santo e hai visto la luce della Risurrezione.
Tu ora attendi per noi: Tu sei la Madre dell’attesa! Metti olio nelle nostre povere lampade e insegnaci ad attendere il ritorno di Gesù gioiosamente, fedelmente, tenacemente ogni giorno.
Maranà tha! Vieni, Signore Gesù!
La Chiesa ti invoca: Vieni, Signore Gesù!
Con Maria ti supplica: Vieni, Signore Gesù!