Preghiera del Mese Febbraio 2024
Dal Vangelo secondo Luca (2,25-32)
In quel tempo a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e timorato di Dio, che aspettava il conforto d’Israele; lo Spirito Santo che era sopra di lui, gli aveva preannunziato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Messia del Signore. Mosso dunque dallo Spirito, si recò al tempio; e mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per adempiere la Legge, lo prese tra le braccia e benedisse Dio: «Ora lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola; perché i miei occhi han visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli, luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele».
Dalla Messa del 2 Febbraio della Liturgia bizantina
L’Antico di giorni, divenuto bambino nella carne è portato al santuario dalla Madre Vergine per compiere quanto era dichiarato dalla propria Legge. Simeone, accogliendolo con gioia, diceva:
Ora lascia, o Sovrano, che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola; perché i miei occhi han visto la tua salvezza, o Signore.
Colui che è portato dai cherubini e celebrato dai serafini, presentato oggi nel sacro tempio secondo la Legge, ha per trono le braccia di un vegliardo; per mano di Giuseppe riceve doni degni di Dio: sotto forma di una coppia di tortore, ecco la Chiesa incontaminata e il nuovo popolo eletto delle genti, insieme a due piccoli di colomba per significare che egli è principe dell’antico e del nuovo patto. Simeone accogliendo il compimento dell’oracolo che aveva ricevuto, benedice la Vergine Madre-di-Dio Maria simbolicamente predicendole la passione di colui che da lei era nato, e a lui chiede di essere sciolto dalla vita gridando: Ora lascia che me ne vada, o Sovrano come mi avevi predetto, perché io ho visto te, luce sempiterna e Signore Salvatore del popolo che da Cristo prende nome.
Di’ dunque, Simeone, chi porti tra le braccia nel tempio, per esultare cosi? A chi gridi e acclami?
Ora sono stato liberato, perché ho visto il mio Salvatore.
Questi è colui che è stato partorito dalla Vergine: è il Verbo, Dio da Dio, colui che per noi si è incarnato e ha salvato l’uomo. Adoriamolo!
Venite, andiamo anche noi incontro a Cristo con canti divinamente ispirati, e accogliamo colui di cui Simeone ha visto la salvezza. Questi é colui che Davide annuncia; questi è colui che ha parlato nei profeti, colui che si è incarnato per noi e che parla nella Legge. Adoriamolo!
Vedendo con i suoi occhi la salvezza, il vegliardo a te ha gridato: O Cristo, tu sei il mio Dio.
Me ne vado per annunciare buone novelle ad Adamo che soggiorna nell’ade, per portarle ad Eva.
Per liberare la stirpe terrestre, Dio andrà sino all’ade: a tutti i prigionieri accorderà la remissione, renderà la vista ai ciechi e ai muti darà di acclamare: Benedetto sei tu, Dio dei padri nostri.
E a te, Vergine incorrotta, unna spada trafiggerà il cuore; perché vedrai in croce il tuo Figlio al quale acclamiamo: Benedetto sei tu, Dio dei padri nostri.
Preghiamo
O Cristo Dio, che oggi hai voluto venir deposto tra le mani di un vegliardo, come sul carro dei cherubini, e che riscatti noi che ti cantiamo dalla tirannide delle passioni, libera e salva le anime nostre.