4 ottobre 2023 Festa di San Francesco
Gli auguri del Ministro e di tutto il consiglio regionale
Dalla Legenda Major di San Bonaventura da Bagnoregio:
«Finalmente, avvicinandosi il momento del suo transito, fece chiamare attorno sé tutti i frati del luogo e, consolandoli della sua morte con espressioni carezzevoli, li esortò con profondo affetto all’amore di Dio. Si diffuse a parlare sulla necessità di conservare la pazienza, la povertà, la fedeltà alla santa Chiesa romana, ma ponendo sopra tutte le altre norme il santo Vangelo. Mentre tutti i frati stavano intorno a lui, stese sopra di loro le mani, intrecciando le braccia in forma di croce (giacché aveva sempre amato questo segno) e benedisse tutti i frati, presenti ed assenti, nella potenza e nel nome del Crocifisso. Inoltre aggiunse ancora: “State saldi, o figli tutti, nel timore del Signore e perseverate sempre in esso! E, poiché sta per venire la tentazione e la tribolazione, beati coloro che persevereranno nel cammino iniziato! Quanto a me, mi affretto verso Dio e vi affido tutti alla Sua grazia!
” Terminata questa dolce ammonizione, l’uomo a Dio carissimo, comandò che gli portassero il libro dei Vangeli e chiese che gli leggessero il passo di Giovanni, che incomincia: “Prima della festa di Pasqua…(Gv. 13, 1)”. Egli, poi, come poté, proruppe nell’esclamazione del salmo: “Con la mia voce al Signore io grido; con la mia voce il Signore io supplico” e lo recitò fin al versetto finale: “Mi attendono i giusti, per il momento in cui mi darai la ricompensa”. Quando, infine, si furono compiuti in lui tutti i misteri, quell’anima santissima, sciolta dal corpo, fu sommersa nell’abisso della chiarità divina e l’uomo beato s’addormentò nel Signore. Uno dei frati e discepoli vide quell’anima beata, in forma di stella fulgentissima, sollevarsi su una candida nuvoletta al di sopra di molte acque e penetrare diritta in cielo: nitidissima, per il candore della santità eccelsa e ricolma di celeste sapienza e di grazia, per le quali il Santo meritò di entrare nel luogo della luce e della pace, dove con Cristo riposa senza fine.
Carissime Sorelle e carissimi Fratelli, il Signore Vi dia pace!
La memoria del Transito del Padre San Francesco, celebrata la sera del 3 Ottobre, ripercorre gli ultimi momenti della vita del Santo, prima di passare a Dio.
Per noi francescani, “il Transito” è diventato un appuntamento annuale denso di significato, necessario ed indispensabile.
Per ripercorrere in maniera rituale la storia, il transito di San Francesco è di vitale importanza: senza di esso si perde qualcosa di molto significativo.
Questo fatto rende specifica la memoria vivente di Francesco; rende più intenso il nostro impegno a seguire Cristo sul modello del Poverello di Assisi.
Noi figli spirituali del Serafico Padre siamo tutti invitati a vivere con grande profondità interiore questo momento così suggestivo, ma al tempo stesso denso di significato.
Buona Festa del Padre San Francesco a tutti Voi e alle vostre famiglie e che il Signore ci renda davvero capaci lungo il cammino della nostra vita di essere autentici e instancabili seguaci del Santo Vangelo.
Pace e bene.
Il Ministro
Gianluca Poggiolini